Se vi parlo di attività fisica e invecchiamento, potreste pensare: “So che se mi muovo di più, vivrò più a lungo“, e avreste ragione.
Eppure, senza sforzarci troppo di fare l’avvocato del diavolo, abbiamo tutti visto, direttamente o indirettamente, qualcuno con un profilo simile a quello di Jacqueline:
Persone come Jacqueline suscitano spesso una sorta di fascino: qual è la chiave della loro longevità quando sfidano, o addirittura quasi contraddicono, i dati scientifici più rigorosi?
Numerosi studi dimostrano infatti che l’attività fisica è fortemente associata a una riduzione della mortalità per tutte le cause (malattie cardiovascolari, disturbi metabolici, molti tumori, malattie neurodegenerative, ecc.). Detto questo, è essenziale non ridurre i benefici dell’attività fisica alla sola aspettativa di vita, e questo articolo cercherà di spiegarvi il perché.
Sebbene i misteri della longevità sollevino ancora molti interrogativi, si può affermare con certezza che i suoi meccanismi sono estremamente complessi. Coinvolgono molti fattori determinanti, tra cui fattori genetici, epigenetici, socioeconomici e molti altri. Ma torniamo al nostro argomento concreto: a cosa serve l’attività fisica se si può vivere così a lungo senza praticarla? Beh, la risposta sta nel fatto che l’attività fisica è una delle leve più potenti per preservare l’aspettativa di vita indipendente.
Lascia un commento